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 "Sulla 
            base del testo di Kafka e con una forte espressione fisica in uno 
            spazio straordinariamente umido e coperto di fango le attrici agiscono 
            come fossero sculture furiose di terracotta viventi. Loro mostrano 
            l’angoscia umana e i dubbi interiori degli esseri umani nel 
            cerchio chiuso della vita. Parlando delle metamorfosi dello spirito 
            umano e della tendenza verso i diversi processi.
 La scultura di terracotta è una forma non finita, ma anche 
            un potenziale vivo; è un materiale nato da un gioco delle forme, 
            è una ricerca per una cosa definitiva in cui questo materiale 
            sarà realizzato, in cui verrà detto perché esiste."
 
  Ljubica Ostojic – “Oslobodenje”
 
 "Lo spettacolo Tu, misura su tutte le cose segna l’atto 
            di nascita di una nuova compagnia, l’”Associazione Laminarie” 
            che già da questo primo esito si pone come uno dei giovani 
            gruppi più interessanti del momento. Provenienti da un lungo 
            lavoro con una delle più celebrate formazioni di ricerca, la”Raffaello 
            Sanzio”, il regista Febo del Zozzo e le interpreti Bruna Gambarelli 
            e Fabiana Terenzi, procedono, seppur in maniera autonoma su questa 
            stessa linea di riflessione, con un’attenzione concentrata sui 
            valori formali della costruzione scenica, sulla suggestione visiva 
            e su un mescolamento delle diverse componenti dell’azione teatrale, 
            dalla presenza fisica dell’attore all’uso della voce. 
            Il titolo del loro primo prodotto scenico rivela subito una traccia 
            Kafkiana … ma è la visione che appare allo spettatore 
            a definire una forte dimensione drammatica […] le figure si 
            rotolano, camminano, si trascinano a fatica nell’impasto terroso 
            e intanto spezzettano le frasi, masticandole e distorcendole, portandole 
            su registri acuti o gravi, sottraendo così veridicità 
            e ogni possibile patetismo a quelle dolorose parole."
 
  Antonio Audino – Il Sole 24 Ore
 
 "Laminarie con Tu, misura su tutte le cose, raggiungono una rotta 
            di collisione con Kafka.
 Due personaggi si muovono dentro una struttura scenica che li costringe 
            al conflitto e alla continua evasione di un rapporto simbiotico…una 
            dimensione umana irrisolta resa ben evidente anche dalle scelte scenografiche, 
            dove il fango e una fitta rete di fili costruiscono una metaforica 
            gabbia per fantocci privi di una propria identità."
 
  Liberazione
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